La fuga di Papa Pio IX a Gaeta/Capitolo II
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II.
Carlo Luciano Bonaparte.
A capo di un tal popolo erasi eretto Carlo Luciano Bonaparte, la cui famiglia aveva trovato in Roma nei sentimenti miti in pari tempo ed elevati dei Papi non scio accoglimento, ma era stata ben anche insignita del titolo principesco di Canino. Coi miei propri occhi lo vidi il 16 novembre girare sù e giù sotto le finestre della mia abitazione, attigua alla piazza di Venezia, col fucile in ispalla e seguito da alcuni popolani, che gli facevano ufficio di satelliti. Poco prima era passala con grande schiamazzo una frotta di gente composta di guardie nazionali, soldati, giornalieri, a’ quali dicevasi che il principe di Canino aveva fatto sborsare per quella giornata doppia paga. Alcuni gridarono: Viva la Repubblica, ma questo grido non trovava eco presso gli altri che passavano. In mezzo a molle bandiere di diversi colori un carabiniere portava uno stendardo bianco, sul quale leggevansi i nomi degli individui, che il popolo aveva designato per ministri.