La fuga di Papa Pio IX a Gaeta/Capitolo I
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I.
Pellegrino Rossi.
Sino al giorno che Pellegrino Rossi cadde sotto il ferro dell’assassino, le cose a Roma non camminavano bene, nè erano sulla giusta via. Ma si aveva sempre dimostrato rispetto ed amore verso Pio IX, mentre ogni giorno gli si faceva sotto mano sempre maggior violenza ora con preghiere, ora col chiasso e colle grida. Ma da quel giorno, lo novembre, in cui l’infelice Rossi, trafitto a morte, cadde sulla scala del palazzo della Cancelleria, ove si tenevano le sedute del Parlamento romano, era rotto ogni freno, deposta ogni maschera, e venne alla luce in tutta la sua nudità la ribellione da lungo tempo incominciata. Molti che nei precedenti giorni correvano le contrade cantando
Benedetta la Santa Bandiera
Che il Vicario di Cristo inalzò,
si videro il giorno appresso, bruttati dal sangue del ministro, rivolgere le armi e le palle contro quell’istesso Vicario di Cristo che li aveva richiamati dall’esiglio. aveva loro ridonato una patria, e colmali di grazie e di beneficii.