<dc:title> La donna fiorentina </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Isidoro Del Lungo</dc:creator><dc:date></dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:LadonnafiorentinaDel Lungo.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_donna_fiorentina/Da_Dante_a_Boccaccio&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20231026194807</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=La_donna_fiorentina/Da_Dante_a_Boccaccio&oldid=-20231026194807
La donna fiorentina - Da Dante a Boccaccio Isidoro Del LungoLadonnafiorentinaDel Lungo.djvu
Fu cortese desiderio del meritissimo Presidente e del Consiglio degli Anziani della nostra Società, che fra i lettori designati, secondo le Costituzioni, per l’anno presente, io trattenessi oggi per breve tempo l’udienza, invitata alla Relazione, che con la consueta nobiltà di pensieri e schiettezza affettuosa di forme, ci avrebbe fatta ascoltare il Segretario1 (*) nella fratellevole allegrezza di questo, come i vecchi dicevano, nostro annuale. A più modesta adunanza veramente che a questa, la quale celebriamo in città tuttavia festeggiante e all’ombra di quell’ospitalità di cui il patriziato fiorentino si onorò sempre verso gli umani studi, a più modesta adunanza riserbavo io le osservazioni, piuttosto accennative che dissertative, le quali sono per leggervi, sulla idealità femminile nella letteratura fiorentina da Dante al Boccaccio: né dell’adunanza, in cui si è voluto che io le rechi, intendo occupar con esse altro luogo che una estrema linea e come d’appendice. Appendice forse non disadatta, per l’argomento, alla genialità del convegno odierno; appendice altresì e compimento di altra mia recente lettura2; trovino presso di Voi, come questa ebbe presso altri gentili, accoglienza benevola: e in ogni caso, lo avere non altro che obbedito