La caramaggnòla d'Argentina

Giuseppe Gioachino Belli

1838 Indice:Sonetti romaneschi V.djvu sonetti letteratura La caramaggnòla d'Argentina Intestazione 7 luglio 2024 100% Da definire

L'aspèttito de la ggiustizzia Lo sfrappone
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1838
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LA CARAMAGGNÒLA D’ARGENTINA.1

     Zio, prima che ppijjate li bbijjetti,
Dite un po’, cche vvò ddì ccaramaggnola?
Quanto sei sscemo! Vò ddì ccamisciola,2
Corpetto-co’-le-maniche a ddu’ petti.„ —

     E ccome se po’ ffà3 cco’ li corpetti
A ffacce4 le commedie, eh zio? — Bbestiola!
Se fa ccome se fa cco’ ’na parola
A ffàcce le canzone e li sonetti. —

     Ma ddunque sta commedia sarà bbella? —
Sarà bbella sicuro, fijjo mio. —
E cce rèscita puro5 Purcinella? —

     No, ccredo che cce resciti Arlecchino.
Armeno Nicolò cce l’ho llett’io,
E cce disceva puro5 piccinino.6

29 gennaio 1838.

Note

  1. Il Conte di Carmagnola di Alessandro Manzoni, dato nel teatro di Torre-Argentina da Luigi Domeniconi. [Pare che non avesse un gran successo, poichè non ne parlano nè il Chigi, che nel cit. Diario si occupa di tutti gli spettacoli pubblici, nè Giacomo Ferretti, che nelle Notizie del Giorno faceva la rassegna teatrale. Il Ferretti parla bensì della “sublime„ tragedia, Alfredo il Grande, del “dotto e ben noto Scrittore romano„ G. B. Marsuzi, che si replicò per tre sere (Notiz. cit., 18 genn. 38): sublimità, dottrina, notorietà e repliche, che ognun vede come la posterità vada approvando. Al Belli tuttavia il Carmagnola del corifeo del romanticismo parve un capolavoro, almeno a giudicarne da quest’altro sonetto, diretto al Domeniconi il 30 gennaio:

         Gli alti sensi e le belliche fortune
    Di lui che prima insidïato in corte
    Della biscia d’Insubria ebbe poi morte
    Dal superbo leon delle lagune;

         Il vil sospetto e l’arti arcane e torte
    Delle dieci alme di pietà digiune,
    E il tradimento da vendetta immune
    E l’angoscia del padre e del consorte:

         Tanto nel suo Signor di Carmagnola
    Fidò a pagine eterne Italo vero,
    Lo cui gran nome per la terra vola.

         E tu ardito, o Luigi, e tu primiero
    Ce lo scolpisti in sen colla parola
    Tutta contemperata al suo pensiero.]

  2. ["Giacchetta„ (V. però la nota 5 del sonetto: La milordarìa, 27 nov. 32); perchè il popolano confonde Carmagnola con la carmagnole dei rivoluzionari francesi.]
  3. Si può fare.
  4. Farci.
  5. 5,0 5,1 Pure.
  6. Il condottiero Nicolò Piccinino. E il figlio di Arlecchino chiamasi Nicolò piccinino, benchè talvolta Nicolò mezza-camisa.