Sdrucciolò ne la fossa. De’ villani,
Chi pietre contra, e chi legni le avventa. 5Altri però di lei mossi a pietade,
(Poichè, se alcun non le portasse offesa,
Pur la trarrebbe sua sventura a morte)
Le gittan pane, onde alcun tempo viva.
Notte si fa; ciascun che si lusinga 10Di morta ritrovarla il dì vegnente,
Ogni timor sbandito, a casa riede.
Ma la Pantera, poi ch’ebbe col cibo
Ristorate le forze, un lieve salto
Da la fossa spiccando al suo covile 15Veloce torna. Indi a non molti giorni
Repente uscendo, uomini e greggi assale;
E ruine a l’intorno, e morti arreca.
Allor quei che a la fiera dier perdono,
La vita in don le chieggiono, ed ogni altro 20Danno a patir son pronti. E ben sovviemmi,
E chi sassi avventommi, ella risponde,
E chi pan mi gettò. Voi non temete:
Di quei che m’oltraggiar’, nemica io riedo.