La Lupa (dramma)/Personaggi
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PERSONAGGI:
La gnà Pina, detta la Lupa, Virginia Reiter
ancora bella e provocante, malgrado i suoi trentacinque anni suonati, col seno fermo da vergine, gli occhi luminosi in fondo alle occhiaie scure, e il bel fiore carnoso della bocca, nel pallore caldo del viso.
Mara, sua figlia, Ida Mazzocca
giovanetta delicata e triste - quasi la colpa non sua le pesasse sul capo biondo, e non osasse fissare in viso alla gente i begli occhi timidi.
Nanni Lasca, Flavio Andò
bel giovane - tenero colle donne, ma più tenero ancora del suo interesse; sobrio e duro al lavoro, come chi mira ad assicurarsi uno stato. - Fronte bassa e stretta, sotto i capelli ruvidi denti di lupo, e begli occhi di cane da caccia.
Bruno, Armando Falconi
contadinotto sano ed allegro, che piglia il tempo come viene di lassù, e le ragazze come càpitano nell’aia.
Cardillo, Ugo Leigheb
forte e paziente al pari di un bue, di cui ha il pelo fulvo, che sembra mangiargli il volto — ed anche il giudizio.
Neli, Francesco Miniati
giallo e allampanato, róso dalla malaria, che lo butta stremato in un canto, dopo ogni giornata di lavoro.
Compare Janu, Giovacchino Grassi
il capoccia - serio e contegnoso come conviene all’età e all’ufficio suo - fedele alle buone usanze antiche sin nel taglio della barba, che porta a guisa di due lasagnette grigie al sommo delle guance. — Sputagrave e sentenzioso meglio di Ponzio Pilato.
La Zia Filomena, Ernestina Cambiè
vecchietta arzilla e indurita al lavoro. — Parla, come un oracolo, e ne sa più del capoccia.
Grazia, Gemma Pinelli-Grassi
ragazza che sembrerebbe un uomo, tanto e piatta e abbronzata, se non fosse il riso dello labbra fresche e degli occhi nerissimi.
Lia, Ernestina Bardazzi
contadina quasi senza età e senza sesso anche lei, sciupata dagli stenti - e sorridendo nonostante alla vita e all’amore.
Malerba, Pietro Rosa
il buffone della compagnia - faccia di scimmia, dal ghigno malizioso.
Nunzio, Aristide Frigerio
Nel contado di Mòdica.