La Cortigiana (1525)/Atto quinto/Scena ventunesima
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Pietro Aretino - La Cortigiana (1525)
Atto quinto
Scena ventunesima
Scena ventunesima
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Erculano, Togna, Aloigia, Valerio e Parabolano.
- Ercolano
- Ahi, puttana, pur ti trovai! Ahi, porca! Non me tenete!
- Parabolano
- Sta saldo; non fare! Tirati indietro! Tu sei vestito da femmina; ah, ah!
- Ercolano
- La mia moglie, la vo’ castigare!
- Togna
- Tu menti!
- Ercolano
- Ahi, ribalda! A questo modo io ti paio omo da corna, che servo Lorenzo Cibo e tutti i cardinali di Palazzo!
- Togna
- Che è, poi, si son ben la tua?
- Ercolano
- Lassatemi, non me tenete, io la voglio scannare! A Ercolano si fanno le corna?
- Valerio
- Gli è el fornaro di Palazzo. Ah, ah! Sta’ indietro, sta’ fermo, remetti l’arme!
- Parabolano
- Questa novella scoppia se la non finisce in tragedia. Ma Ercolano e Togna, state in pace, ch’anch’io so’ in questo ballo e voglio ch’a mie spese s’acconcino le inemicizie, e io ne vado bene poiché non sète peggio che fornaia.
- Ercolano
- Pur che la torni, io gli perdono!
- Togna
- E io farò quel che piace qui al signor.