La Cortigiana (1525)/Atto quinto/Scena ventunesima

Atto quinto
Scena ventunesima

../../Atto quinto/Scena ventesima ../../Atto quinto/Scena ventiduesima IncludiIntestazione 2 giugno 2008 75% Teatro

Atto quinto - Scena ventesima Atto quinto - Scena ventiduesima

Erculano, Togna, Aloigia, Valerio e Parabolano.

Ercolano
Ahi, puttana, pur ti trovai! Ahi, porca! Non me tenete!
Parabolano
Sta saldo; non fare! Tirati indietro! Tu sei vestito da femmina; ah, ah!
Ercolano
La mia moglie, la vo’ castigare!
Togna
Tu menti!
Ercolano
Ahi, ribalda! A questo modo io ti paio omo da corna, che servo Lorenzo Cibo e tutti i cardinali di Palazzo!
Togna
Che è, poi, si son ben la tua?
Ercolano
Lassatemi, non me tenete, io la voglio scannare! A Ercolano si fanno le corna?
Valerio
Gli è el fornaro di Palazzo. Ah, ah! Sta’ indietro, sta’ fermo, remetti l’arme!
Parabolano
Questa novella scoppia se la non finisce in tragedia. Ma Ercolano e Togna, state in pace, ch’anch’io so’ in questo ballo e voglio ch’a mie spese s’acconcino le inemicizie, e io ne vado bene poiché non sète peggio che fornaia.
Ercolano
Pur che la torni, io gli perdono!
Togna
E io farò quel che piace qui al signor.