La Cortigiana (1525)/Atto quarto/Scena sesta

Atto quarto
Scena sesta

../../Atto quarto/Scena quinta ../../Atto quarto/Scena settima IncludiIntestazione 2 giugno 2008 75% Teatro

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Parabolano e Rosso.

Parabolano
Sí che, Valerio m’ha usati cotal termini?
Rosso
Si non ch’io non mi diletto di riportare, vi direi de l’altri...
Parabolano
In galea lo mando!
Rosso
Farete el debito vostro, perché non avete il maggiore inimico! Di non so che veleno che li comprò...; basta che...
Parabolano
Certo?
Rosso
Io non parlo senza quali; e anco tra ragazzi... e le puttane e ’l gioco non li puzzano.
Parabolano
Domattina lo dò in mano de la Corte,
Rosso
Di vostra madre, sorelle e casato parla come gli piace, e se non fussi perché le questioni non mi piacciono, dua dí sono gl’insegnavo a parlare de le cose vostre.
Parabolano
Va, fidati poi d’un servitore, va! Oh, oh, oh, oh! Rosso, piglia le chiavi d’ogni cosa e portale vertuosamente!
Rosso
Io non son sufficiente, niente di manco fidel sarò io; de l’altre cose non ho invidia a farle a niuno, e non fo per avantarmi. Or lasciamo andare le cose coleriche, e punitelo si ha errato. Aloigia questa notte farà el debito, e io starò a denti secchi. Ma che glie direte voi, in prima giunta?
Parabolano
E tu che li diresti?
Rosso
Parlerei con le mani! Ma gli è un peccato che la non v’abbi a vedere in viso, perché non è donna in Roma che quando passate non si consuma di vedervi, e non faccio per adularvi, ma dico la verità; e s’io fussi donna, vorrei ch’adesso adesso mo’ mo’, mi facessi quella cosa. Ma se volete irvene a spasso sino a sera, la muletta è in ordine.
Parabolano
Voglio ire a piede, e facciamo la via de qua ché non ho altro piacere che di parlare teco.
Rosso
Voi parlate con uno che v’è schiavo, signore, e fidel piú che la morte. Ma quando io penso a la vostra signora Laura, io stupisco de le sue bellezze; ella è graziosa, da ben, savia, virtuosa. Oh, Cristo, l’è da voi, certamente!