La Cicceide legittima/II/XVIII

Sonetti

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A D. Ciccio desideroso, che l’Autore il lodasse.

xviii.
G
Ià che da me volete esser lodato,

     Dirò che ’l vostro amabil naturale
     Fa stimarvi una Perla orientale,
     4E però degno d’esser infilzato:
Quel volto poi, che’l sommo Dio v’ha dato
     Così vivace, ameno, e gioviale,
     Rassembra una pittura, e come tale
     8Il mostra degno d’esser appiccato.
Chi sente al fin la vostra lingua esperta
     Vi crede un libro vivo, in cui si spieghi
     11Ogni dottrina in chiari sensi aperta;
Quindi ciascun, tanta virtù scoperta,
     Sta con espettazion, che altri vi leghi,
     14E v’onori altresì della coperta.