La Cicceide legittima/II/LXXX

Sonetti

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II - LXXIX
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L’Autore della Cicceide scrive dal Purgatorio a’ suoi amici.

lxxx.
S
On salvo, amici miei, ma a lungo bando

     Dalla Patria del Ciel dannommi Iddio
     Solo perchè talor così scherzando,
     4Dissi Coglione ad un amico mio.
Per questo solo io mi starò penando
     Gran tempo in quello ardor cocente, e rio,
     E l’alma mia, se già peccò burlando,
     8Da ver ne paga or rigoroso il fio.
Imparate, e nel tempo che vi resta
     Date alla lingua vostra correzione,
     11E usatela a parlar vie più modesta.
E se talor vi vien la tentazione
     Di dir la mia parola disonesta,
     14Dite D. Ciccio in cambio di Coglione.