La Cicceide legittima/II/LXXIV

Sonetti

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Il passaggio di D. Ciccio al Cielo.

lxxiv.
L
Assù fra i numi del superno Coro,

     Morto D. Ciccio al Ciel fu trasportato,
     E in arrivar, da ciaschedun di loro
     4A starsene con se venne invitato.
Disse Saturno: Io tal favore imploro,
     Poiché se ne sarò gratificato
     Dirassi allor, che reso il suo decoro
     8S’è con questo C.... a un Dio Castrato,
Nò nò: Con la sua celibe braghetta
     Si stia Saturno imbarbogito, e sciocco,
     11Palla esclamò; D. Ciccio a me s’aspetta;
E forse il Fato hammi a tal sorte eletta,
     Perch’io mariti a sì leggiadro Alocco
     14La mia graziosissima Civetta.