La Cicceide legittima/II/LXXIV
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LXXIV
◄ | II - LXXIII | II - LXXV | ► |
Il passaggio di D. Ciccio al Cielo.
lxxiv.L
Assù fra i numi del superno Coro, Morto D. Ciccio al Ciel fu trasportato,
E in arrivar, da ciaschedun di loro
4A starsene con se venne invitato.
Disse Saturno: Io tal favore imploro,
Poiché se ne sarò gratificato
Dirassi allor, che reso il suo decoro
8S’è con questo C.... a un Dio Castrato,
Nò nò: Con la sua celibe braghetta
Si stia Saturno imbarbogito, e sciocco,
11Palla esclamò; D. Ciccio a me s’aspetta;
E forse il Fato hammi a tal sorte eletta,
Perch’io mariti a sì leggiadro Alocco
14La mia graziosissima Civetta.