La Cicceide legittima/II/LXIX

Sonetti

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In morte di D. Ciccio.

lxix.
Q
Uando dal Corpo al fin fatta partenza

     Lo spirto di D. Ciccio al Cielo ascese,
     Giove, e Giunon con atto assai cortese
     4Gli usaro un'amichevole accoglienza.
Indi poi tutti gli altri a concorrenza
     Feron lo stesso: il Sol per mano il prese,
     E ’l buon Vulcano il manco piè distese,
     8Per fargli ossequio anch’egli, e riverenza.
Venere sol, con istupore altrui
     Nulla si mosse in simile occasione,
     11Anzi schivollo, e s’appartò da lui,
Dicendo: Ah n’ho ben io giusta cagione,
     Mentre, che un Porco simile a costui
     14Fu quel ch’uccise il mio diletto Adone.