La Cicceide legittima/II/L
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
L
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L’Autore dà parte a D. Ciccio d’una indisposizione sopravvenutali.
l.D.
Ciccio, quella mia, che per mortale La divulgaron anco i più periti,
Onde i miei ne restaro inpauriti,
4Si scoprì poi per febre accidentale.
E’ però ver, che dopo un simil male
Mi sono gl’Intestin tanto induriti,
Ch’ad effetto di renderli ammolliti,
8Nè supposto ci val, né serviziale.
Ma perchè resti alquanto sollevata
La natura oggimai da tale impaccio
11Con altra provision meglio adattata,
Fa, ch’io ti possa dar solo un occhiata;
Ch’a far muovere il corpo, il tuo mostaccio
14Val più d’una pozion scamoneata.