La Cicceide legittima/I/XLVII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
XLVII
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D. Ciccio ippocondriaco ama la solitudine.
Al Sig. Co. Francesco Rolli.
C
Onte, il nostro D. Ciccio, a cui ridea Sempre in volto la gioja, or par che sia
Dell’umor malenconico l’idea,
4E l’Archetipo dell’ippocondria.
E non discorre più della Morea,
Nè delle guerre là dell’Ungheria;
Anzi nè pur vuol più, come solea
8Prender seco alcun altro in compagnia.
Or mentr’ei de’ Colleghi abbandonati
Con solitario piè fugge lo stuolo,
11E va per luoghi inospiti, e scafati.
Gli altri restan di ciò trasecolati.
Vedendo, fuor del solito, andar solo
14Un di quei, che van sempre accompagnati.