La Cicceide legittima/I/XLII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
XLII
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La Cecità di D. Ciccio.
Al Sig. Napoleone della Luna.
L
Una, al pover D. Ciccio i lumi oscura, Son già due mesi, un catarroso velo,
Sì, che stiam con grandissima paura,
Che mai più non rivegga i rai del Cielo:
4Or, come il cieco là dell’Evangelo
S’affligge in tanto, e lagrima, e scongiura,
Ma l’offese pupille il Ciel non cura,
8E non si muove alle sue voci un pelo.
Ei però non dovria, come far suole,
Del Ciel dolersi, e in simili afflizioni
11Tediarlo ogn’or con supplici parole;
Mentre ogn’un sa, che sogliono i C....
Senza già mai veder luce di Sole,
14Viver sempre all’oscuro entro i calzoni.