Sonetti

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Il discredito di D. Ciccio,

xc.
A
Qualcunque persona ancorche sciocca,

     D. Ciccio io sento dir che già per Lucca
     Sete noto a bastanza, e che si tocca
     4Con man il poco sal, ch’avete in zucca.
Odo, che più d’un Vate, e più d’un Tucca
     Dalla febea balestra i carmi scocca,
     E con le burle or vi trabalza, or trucca,
     8Dandovi del C.... a piena bocca.
Or tal cosa è mal fatta, e con ragione
     Il Sig. Podestà dovria ridurla
     11Ad una certa qual moderazione;
Il che può far, col dire a chi vi burla.
     Che voi per verità sete un C....
     14Ma non sete però C..... da burla»