La Cicceide legittima/I/LIV

Sonetti

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Convito poetico dell’Autore.

liv.
A
Picio, quel, che fosse giorno, o notte

 Non stette mai con le mascelle asciutte,
     Volle, ch’un dì venissero condotte
     4A cenar seco alcune genti ghiotte.
Ma quando furo a tavola introdotte
     Trovar, che le vivande erano tutte
     Di lingue sol di Papagal costrutte,
     8Ma in cento modi accommodate, e cotte.
Tal’io per fare un genial banchetto
     Con la stessa invenzion del già descritto,
     11Un sol C.... ho per vivanda eletto,
E giusta il fine, che mi son prescritto,
     L’ho qui fatto in graticola, in brodetto,
     14Alesso, arrosto, appasticciato, e fritto.