La Cicceide legittima/I/LIV
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
LIV
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Convito poetico dell’Autore.
liv.A
Picio, quel, che fosse giorno, o notte Non stette mai con le mascelle asciutte,
Volle, ch’un dì venissero condotte
4A cenar seco alcune genti ghiotte.
Ma quando furo a tavola introdotte
Trovar, che le vivande erano tutte
Di lingue sol di Papagal costrutte,
8Ma in cento modi accommodate, e cotte.
Tal’io per fare un genial banchetto
Con la stessa invenzion del già descritto,
11Un sol C.... ho per vivanda eletto,
E giusta il fine, che mi son prescritto,
L’ho qui fatto in graticola, in brodetto,
14Alesso, arrosto, appasticciato, e fritto.