La Cicceide legittima/I/CXXXIX
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CXXXIX
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Il furto fatto a D. Ciccio.
Al Sig. Napoleon della Luna.
C
Osì non fosse come con effetto E’ ver, che un Servitor di mal talento,
Mentre traea D. Ciccio a lume spento
4La scorsa notte un grave sonno in letto,
Stesa la man rapace al bisacchetto
Due borse ne levò, che v’eran dentro
Con qualche quantità d’oro, e d’argento,
8Nel modo appunto, che v’è stato detto.
Sol per vere io non ho le relazioni
Circa la patria di colui, che forse
11Furtivo a dare il sacco a’ suoi Calzoni;
Nol credend’io Norcin, qual si discorse;
ch’essi a le borse levano i C....
14Ed egli ad un C.... levò le borse.