La Cicceide legittima/I/CXIX

Sonetti

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D. Ciccio dato all’Agricoltura non teme danni della rigidezza della stagione. Al medesimo.

cxix.
C
Ome vi scrissi con le precedenti,

      D. Ciccio, abbandonato la Procura,
     S’è dato all’arte de l’Agricoltura,
     4Sperandone maggiori emolumenti;
Ma dal gran nevicar temon le genti
     Un così grave danno a la coltura,
     Che per l’estate prossima ventura
     8Sian per perire il frutto, e le sementi.
Quindi al veder ciascun secca ogni speme
     In un con l’erba, par che s’abbandoni
     11Afflitto in braccio a le miserie estreme.
Ei sol, fidato in sua virtù, nol teme;
     Sapendo ben, che ’l proprio de’ C.....
     14E quel di far prolificare il seme.