La Cicceide legittima/I/CCXXXI
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCXXXI
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L’Autore desiderava la sua eloquenza per lodare D. Ciccio.
Al Sig. Michel Brugneres.
M
Ichel, quando talora odo esaltare La tua rara eloquenza, e ’l tuo bel dire,
Ne godo sì; ma sentomi toccare
4Dal pizzicor d’un invido martire.
Mentre ancor io vorrei poter lodare
Appien D. Ciccio, e farlo comparire,
Ma, senza render pago il mio desiro,
8Quando mi sforzo più, manco il so fare.
Or tu dunque, che ’l puoi, mostrami quale
Sia quella forma d’amplificazione.
11Che nell’Arte retorica più vale;
Ond’io con panegirica Orazione
Possa mostrarlo al mondo in guisa tale,
14Che d’un C.... ch’egli è, sembri un Platone.