La Cicceide legittima/I/CCXLII
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCXLII
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Il Proteo.
ccxlii.D.
Ciccio, infin d’allor, ch’ero scolare, So d’aver letto in più d’uno Scrittore,
Che certo Proteo, instabil Dio del mare
4Si mutava d’aspetto a tutte l’ore.
Or parea fuoco, e sen sentia l’ardore,
Or faceasi Uccello, e si vedea volare,
Or divenia Torrente, or Pianta, or Fiore
8In modo che facea strabiliare.
Ma s’hai tu pur ne’ versi miei cangiato
Con si gran varietà, forma, e divise,
11Volto, aspetto, color, figura, e stato.
Da quei che ti vedran trasfigurato
In sì fatta maniera, e in tante guise,
14Il Proteo de’ C .... sarai chiamato.