La Cicceide legittima/I/CCXCI
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCXCI
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La morte di D. Ciccio, e dell’unico suo figliuolo.
Al Sig. Canonico Malatesta.
S
Ignor, morto D. Ciccio, e poco appresso Estinto anche il figliuol, ch’era mal vivo
(Per il qual accidente intempestivo
4Io pur n’ho gran rammarico in me stesso)
Mi rammenta d’un tal, ch’essendo oppresso
Da dolor di testicoli eccessivo,
Penando si dolea del corrosivo,
8Cui su ’l male il Cerusico avea messo.
Or per la morte di costor provando
Anch’io non men penose agitazioni,
11Le voci di quel tal vo replicando,
Il qual, fra l’intensissime afflizioni
De l’acerbo suo mal, di quando in quando
14Fieramente gridava: Oh i miei C....