La Cicceide legittima/I/CCVI
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCVI
◄ | I - CCV | I - CCVII | ► |
La grandezza di D. Ciccio.
Al Conte Giuseppe Ronchi.
G
Iuseppe, noi vediam, che la Natura Fa talor cose grandi oltre l’usato;
Verbi grazia, sappiam, che s’è trovato
4Tal volta un Uom di gigantea statura.
Certi Melon descritti in quel Trattato,
Che fa’l Tanara de l’Agricoltura,
Eran grossi così, che caricato
8Fu con due d’essi un Asino a misura.
Nella Terra colà di promissione
Due graspi d’uva un valido Villano
11Appena gli regea sopra un bastone.
Ma quì con un eccesso assai più strano
Miro D. Ciccio, e veggolo un C....
14Groffo quanto sia grosso un corpo umano.