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La grandezza di D. Ciccio.
Al Conte Giuseppe Ronchi.
Fa talor cose grandi oltre l’usato;
Verbi grazia, sappiam, che s’è trovato
4Tal volta un Uom di gigantea statura.
Certi Melon descritti in quel Trattato,
Che fa’l Tanara de l’Agricoltura,
Eran grossi così, che caricato
8Fu con due d’essi un Asino a misura.
Nella Terra colà di promissione
Due graspi d’uva un valido Villano
11Appena gli regea sopra un bastone.
Ma quì con un eccesso assai più strano
Miro D. Ciccio, e veggolo un C....
14Groffo quanto sia grosso un corpo umano.
Il Trionfo di D. Ciccio.
Al Medesimo.
A D. Ciccio la sua venerazione,
Conte, è venuto in determinazione
4Di trarlo in Campidoglio a trionfare;
Ancor però non sà determinare
Qual delle tante sue varie Corone,
Ch’anticamente usava in tal funzione,
8Presentemente debbasi adoprare.
Ma, mentre ch’an significato eguale
Ova, e C..., e nel concetto altrui
11Non è fra lor diversità formale,
Qual si voglia Corona (e sia di quale
Sorte si vuol) quando s’impone a lui,
14Sempre si dovrà dir Corona Ovale.
D. Cic-