La Cicceide legittima/I/CCLXV
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Giovanni Francesco Lazzarelli - La Cicceide (XVII secolo)
CCLXV
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L'Autore trovandosi moribondo si forma l’Epitaffio.
Al Sig. Co. Marcello Masdoni.
C
Onte, già presso a morte, io bramerei, Che restasse di me qualche memoria,
Se pur vizio non è di vanagloria;
4Che certo in questo caso io nol vorrei.
A te dunque mi volgo; a te, che sei
Cotanto parzial de la mia gloria,
Non perchè facci Cronaca, né Storia,
8In cui tutti registri i gesti miei,
Ma basterà, per indicar qual fui,
Che facci espor sù l’urna Sepolcrale
11I seguenti tre versi al guardo altrui.
Questa che noi viviam vita mortale,
Ce la dier due C.... e quì costui
14S’è con un sol C.... reso immortale.