La Cicceide legittima/I/CCLXIV

Sonetti

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D. Ciccio fra le Deità.

cclxiv.
O
Gn’uom nel tempo antico allor, ch’al mondo

     Di nostra fè mancava il vero lume,
     S’elesse un Dio per Protettor, secondo
     4La propria inclinazion, l’arte, o ’l costume.
Dea de’ Dotti fu Palla, il furibondo
     Marte fu de’ Guerrier, Venere il Nume
     Fu degli amanti, e fin giù nel profondo
     8Dier gli Avari a Plutone arabo fumo.
Or se tornasse ad esser praticato
     Quell’uso, e ch’ogni gener di persone
     11Avesse un nume a se proporzionato,
D. Ciccio esposto anch’ei nel Panteone
     Vi sarebbe dal Popolo adorato
     14Per il Dio Tutelar d’ogni C....