La Buffa/III. Istantanee della Buffa/Fracasso
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FRACASSO
— Come va, caro Fracasso,
la vedetta?
— Minga mal!
— mi rispondeva —
proprio adesso son smontato!
Oggi, sì, ch'ànno sparato.
— Minga mal — mi ripeteva —
Si sta bene — e sorrideva —
mej che a casa... per mangiare
ed inscì per travaiare...
Anche il pane non c'è male,
quel di meliga... già, si vive...
e la carna, l'è bastanta...
— E la moglie, che ti scrive?
— Che la prende 2.50
di sussidio dal governo,
che andrà bene anche l'inverno..
che ha levato quattro mine...
...Spigulè cont'i bagai...
travaiè la notte e il dì,
ma del resto, mej che inscì...
Tutti quanti hanno un lamento,
solo lui, lui è contento,
il soldato contadino,
riformato, piccolino,
ed è pronto di morire
per la patria... nella guerra,
nella pace, per la terra,
travaiando notte e dì
ed a dire: «Mej che inscì!…»