L'anotomia del corpo umano/Libro primo/Cap. VI
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Traduzione dal francese di Agostino Saraceni (1715)
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CAPITOLO VI.
Del Cervello.
Perchè sia egli principio di tutte le azioni animali?Egli è principio di tutte le azioni animali, dice il Signor de la CHAMBRE, perchè non v’è alcun’ altra parte, che possa servir a tal uso; perch’ egli è troppo grande per non avere un impiego sì riguardevole, conforme è quello; e perchè tutte quelle azioni degli animali sono più o meno perfette, secondo che il lor Cervello è più, o meno grande. Dimodochè quella è una delle ragioni, per le quali l’uomo le ha più eccellenti, conciossiachè d’ogni altro egli ha maggiore il Cervello.
Perchè il cervello sia molle, e frigido?Il Cervello è molle, poichè riceve l’impressioni; è frigido; conciossiachè egli è la sede del sonno. E nondimeno non è troppo freddo; poichè s’e’ fusse tale, sarebbe l’uomo bene spesso assalito dalle flussioni.
Che il Cervello giova, o nuoce alla memoria, secondo che più, o meno è temperato.Quando il Cervello è di temperamento calido, & umido, s’imparano, e fi dimentican facilmente le cose. S’egli è temperato, non si dura troppa fatica nell’imparare, e se ne conserva per lungo tempo la memoria: ma quando egli è frigido, & umido, non si ricorda più di niente. E quantunque la siccità possa conservare le immagini, quando sonovi impresse, nondimeno se siavi mescolata la frigidità, ella impedisce, che l’immaginazione se ne possa servire.
Suo moto continuo.Il Cervello hà un moto interrotto dì Diastole, e di Siftole; quando egli si allarga, attrae lo Spirito vitale delle arterie, e quando si ristrigne, spigne lo spirito animale ne’ nervi.
Che il moto del Cervello non dipende da quello delle arterie.Vi son molti, che credono, che questo moto non sia altro, che quello delle arterie, che sono nel Cervello, e che lo fanno sollevare, o almanco che fanno credere, che la dilui sostanza si muova, quantunque ve ne sieno di quelle, che sono agitate.
Ma il modo (dice il Sig. della CHAMBRE) che così piccoli vasi possano sollevare un corpo cotanto denso pesante; posciachè noi non vediamo già, che la Milza si muova, bench’ella sia piena di arterie, e che non sia cotanto grave, e densa quanto il Cervello. Oltredichè (dic’ egli) bisogna rimettersi alla sperienza, la qual c’insegna, che nelle gran piaghe, dove la costanza del Cervello è scoperta, conoscesi distintamente il moto, ch’ella vi fa.
E s’è vera l’osservazion del RIOLANO, che levandosene la sostanza, che forma i ventricoli, il suo moto si ferma, quantunque le arterie si muovano, non bisogna dunque, che sieno esse, che lo faccian muovere.
Finalmente dic’egli, che bisogna necessariamente, che la sia così: poichè, se ivi si generano gli Spiriti animali, nel cheognuno concorda; bisogna, che tutte le cose, che son necessarie per produrre, e conservare quelle sostanze sottili, vi si trovino anch’elleno; e che il Cervello abbia a proporzione tutto quello, che ha il Cuore per produrre, e conservare gli Spiriti vitali. Il Cuore adunque deesi necessariamente muovere per trattenere il moto di questi spiriti, e per iscacciare gli escrementi, che vi si generano. L’aria vi è attratta dalla respirazione per condensare con la sua frigidità gli spiriti, acciò non si dissipino, e svaporino, e per moderar l’ardore, che l’agitazione, e altre cause vi possono eccitare.
Il Cervello adunque si dee muovere altresì a pro degli spiriti animali: posciachè oltre al trattenere da questa parte il moto loro (il qual non può fermarsi senza far perire tutte le azioni sensitive) quando egli si alza, e si abbassa, spigne gli spiriti in tutt’i nervi, preme, e sforza gli escrementi ad uscirne; e bisogna necessariamente, che nell’allargarsi entri l’aria ne’ ventricoli, per impedire il vacuo, che senza essa vi si farebbe. Or quest’aria tempera gli spiriti con la sua freschezza, & impedisce, ch’eglino non restin dissipati dalla condensazione, che ne dà loro. Può essere ancora, che si mescoli con loro. Posciachè non vi è verun’altra parte, che senta tanto la qualità dell’aria, quanto il Cervello; a misura della sua sottigliezza, o grossezza egli esercita più, o meno perfettamente le proprie operazioni; lo spirito è pesante allorchè ’l tempo è scuro; è chiaro, e penetrante, quando sereno.
Non ha sentimento.Egli non ha sentimento, benchè lo comunichi a tutto ’l corpo; conciosiachè non ha nervi, che s’introducano nella sua sostanza.
Division del Cervello.Il Cervello divides’in tre Regioni, nella prima delle quali vedesi la falce, la superficie bigia, & il corpo calloso.
La Falce. Suo uso.La Falce non è altro, che ’l raddoppiamento delle Meningi, che divide il cervello uno dall’altro; siccome divide altresì (benchè meno profondamente) il gran Cervello in due parti, diritta, e sinistra sotto la sutura sagittale.
Perchè la superficie esteriore sia bruna, o cenericcia.La superficìe esterior del Cervello è una sostanza continuata, midollosa, & umida. Ella è di color bruno, o cenericcio, perchè riflette manco lume verso de’ nostri occhi, rintuzzandone una parte ne’ suoi pori. Ma il DUNCANO attribuisce l’origine d’un tal colore cenericcio ad un sale armoniaco, che abbonda nel Cervello, che col suo volatile s’è sublimato verso la parte superiore, non potendo passar più avanti a cagione dei Cranio, che glie lo impedisce.
Perchè sia diviso in molte striscie, o ravvolgimenti?Questa parte (al parer del medesimo Autore) è distinta da una quantità di striscie che servono per introdurre i vasi nel Cervello, per mezzo della Pia-madre, che cala sin nel fondo di quelle striscie. E perchè quelli sono come tanti pori, pe’ quali la materia degli spiriti s’introduce nel Cervello, quindi è, che gli animali, che più abbondano di tali ravvolgimenti, debbono formar molto più di spiriti, e conseguentemente aver più astuzia; mentre ella principalmente dipende da questo liquore sottile. E siccome le funzioni animali dell’uomo richieggono molto più spiriti, di quel che facciano le bestie, potrem dire, che quei, che più scarseggiano di questi ravvolgimenti, tanto più sieno scarsi di spirito; posciachè non esercitano così bene le principali funzioni dell’Anima, quanto quei, che più abbondano delle suddette striscie. Quindi è, che le teste piccole, le quali non possono averne, che molto pochi; e sopra tutto le teste aguzze, che ne contengono ancor manco, (poichè la lor parte cenericcia è assai piccola, stante l’essere troppo premuta da questa figura, la quale si va ristrignendo all’insù) son sottopste alla pazzia.
Glandule della sostanza cenericcia.Il MALPIGHI dice, che quella sostanza cenericcia non è altro, che un ammassamento di un infinità di glandulette in fila una dopo l’altra, le quali vedonsi meglio in un Cervello mezzo cotto, che in uno crudo, o cotto affatto. E perchè tutte le glandule, che servono alla filtrazione, hanno un vaso particolare, in cui tramandano il liquore, che hanno filtrato; così ogni glandula del Cervello ha il suo canaletto particolare, per cui cola lo spirito animale, che ha filtrato.
Unendosi poi tutti que’ canaletti in un gran fascio, formano il corpo calloso, il quale sta immediatamente sotto la sostanza cenericcia, e formano altresì la spinal midolla, e la midolla allungata, la qual’è posta sotto ’l corpo calloso.
Sugo nervoso.Vuole il VILLIS che quelle glandule medesime filtrino un liquore olioso, e sottilissimo, da lui chiamato Sugo nervoso, per servir di strada agli spiriti animali, e, col sangue, di alimento alle parti.
Il Signor della CHAMBRE, il REGIO, e l’OGELANDO, vogliono che ne’ raggiri, o ravvolgimenti della parte cenericcia sieno conservate le spezie, che fanno la memoria, di modo ch’eglino ritrovansi negli uomini assai più di numero, e di differenza, che in tutti gli altri animali, a cagione c’hanno assai più memoria.
Il DUNCANO crede ancora che nella sostanza cenericcia l’anima si rammemori delle cose. Egli ne adduce due principali ragioni, una delle quali è presa dalla sua fermezza, l’altra dalla sua situazione. La sua fermezza (dic’egli) me lo persuade: posciachè i condotti, che servono alla memoria, non saprebbero conservarsi, e mantenersi aperti in una sostanza molle, che dal bel principio si avvallerebbe, come noi vediamo, che i caratteri impressi sopra un pezzo di fango ben stemprato non vi durano lungamente; e viceversa vi si conservano per lungo tempo, quando esso abbia acquistata più fermezza, e consistenza. La sua Situazione mi stabilisce in un tal parere: poichè essendo la più alta parte del Cervello, le ondulazioni non vi pervengon giammai, quando non sieno straordinariamente forti. Quindi è che noi non ci ricordiamo se non di quelle cose, che vivamente hanno toccato i nostri sensi: ma non restiamo giammai di ricordarci di quegli oggetti, che ci hanno commosso gli spiriti, e similmente di ripensarvi la notte; avvengachè gli spiriti spinti con molta forza aprono nella parte cenericcia del Cervello, contro della quale vanno ad urtare, una strada ben larga, nella quale eglino rientrano assai facilmente, e vi pigliano la medesima modificazione, che avevano, quando eglino l’hanno aperta.
Quindi è che i fanciulli pensano la notte a quelle cose spaventose, delle quali si è loro parlato; poichè gli ogetti eccitano ne’ loro spiriti certe violente ondulazioni, che aprono di gran condotti nel loro tenero Cervello.
In che consista la gran scienza?Aggiugne egli, che la gran scienza consiste nella moltitudine di que’ condotti, o di que’ corpi maravigliosi, che modificano gli spiriti per far loro rappresentare gli oggetti, e che l’ignoranza viceversa non è altro che la privazion de’ medesimi; & avvengachè non segue, se non a forza di spigner gli spiriti, che arrivino le ondulazioni alla parte superior del Cervello, bisogna necessariamente, che la scienza costi non pocca fatica.
Di dove proceda il polso fastidioso ne’ dolori di testa?Vedonsi ne’ suoi ravvolgimenti molti rami derivanti dalle arterie carotidi, alle quali potrebbesi attribuire quel polso fastidioso, che in alcuni sopraggiugne ne’ dolori di testa presso la region delle tempia.
Dichiarazione della Tavola III.
Che dimostra la parte sinistra del Cervello rovesciato sulla parte diritta, che è levata via, & anchora la gran fessura dalla medesima banda.
TAVOLA III.
Il Corpo calloso.Il Corpo calloso è quella parte della midolla del Cervello, ch’è soda, e bianca come la neve, e situata immediatamente sotto la tortuosa.
Perchè sia bianco?Egli è bianco, perchè riflette più lume verso de’ nostri occhi. Egli è privo affatto di vene & arterie, che almanco sieno sensibili, e non è in alcun modo toccato dalla pia-madre.
Suo uso.Il suo uso è di render continuate tutte le parti del Cervello, e d’impedire che i liquori contenuti ne’ ventricoli non rimontino verso la sostanza tortuosa, dov’eglino potrebbero sconvolgere l’ordine degli spiriti animali.
La sede dell'Immaginazione.Il DUNCANO stabilisce la fede dell’Immaginazione in questa parte midollosa del Cervello, e l’unica ragione ch’e’ n’adduce, si è, perchè quella parte è come il ricettacolo degli spiriti, e per conseguenza il luogo, dove le ondulazioni rendonsi più sensibili all’anima. La sua situazione, e delicatezza, dic’egli, son due pruove infallibili di questa verità. La sua situazione, perchè sendo situata immediatamente sotto la sostanza cenericcia, ch’è il filtro degli spiriti, essa deve ricever tutti quei, che ne colano; e la sua delicatezza, poichè ella probabilmente non deriva, se non dall’abbondanza di questo spirituale liquore, che impedisce alle sue parti il fermarsi, & il riposarsi affato l'une appresso all’altre. Ella è dall’altra parte situata talmente, che può agevolmente ricevere da’ corpi accannellati tutte le ondulazioni degli oggetti sensibili; il che è una condizione assolutamente necessaria alla sede dell’immaginazione; poichè questa funzione non consiste, se non in un chiaro, e distinto intendimento di quelle ondulazioni, e la medesima parte è troppo molle per ceder facilmente, nell’aprire il suo seno, agli spiriti, che vengono spinti dal di fuori allo ’ndentro, per agevolmente riceverli, e per dar loro uno spazio più largo: il che è una condizione necessaria alla bontà dell’immaginazione. Posciachè tanto più ella è felice; quanto più aperti sono i condotti del corpo calloso: imperocchè le ondulazioni vi son più da offervarsi, a misura che la larghezza di quelle strade le rende capaci di racchiuder più spiriti. Quindi è che si suol dire (con più ragion che altri non crede) che quei c’hanno la immaginazion bella, hanno lo spirito molto aperto; all’incontro se i condotti della sostanza midollosa son molto stretti, eglino non son capaci, che di pochissimi spiriti, e conseguentemente le ondulazioni vi sono sì piccole, che si rendono impercettibili all’anima, che allora non può avere, se non una immaginazion molto sterile, & imperfetta; poichè ella non ha, se non certe leggieri percezioni degli oggetti, le quali non hanno eccitato negli spiriri, se non certi movimenti quas’insensibili. Et avvengachè un tal diffetto procede, perchè la sostanza midollosa non è aperta bastantemente; si suol dire per ordinario, che quelli i quali patiscono un tale incomodo, non hanno lo spirito aperto bastantemente.
La region media del Cervello.Nella Region Media, e quasi nel mezzo del Cervello, scuopronsi li tre ventricoli; il corpo psaloide; il setto lucido; il plesso coroide; il conarion, & il cerebello.
I ventricoli superiori.I due primi ventricoli chiamati superiori, son formati dal riscontro di due produzioni rotonde, che sollevandosi dal tronco della midolla allungata, o dalla base del Cervello, fanno di sopra una specie di cuna.
Lor grandezza, e figura.Essi son maggiori verso la parte inferior del Cervello, che verso la superiore, e la loro Figura è simile a quella d’una mezza luna; il che facilmente fece credere ad alcuni Antichi, che la Luna dominasse molto il Cervello.
Loro uso.Le serosità di cui essi sono per ordinario ripieni; il sito dell’infondibolo nel mezzo de’ ventricoli, a’ quali egli serve come di fogna, e quello della glandula pituitaria, che gli sta direttamente di sotto per riceverli, par, che provino assai chiaramente, che son piuttosto i ricettacoli delle umidità superflue del Cervello, che il luogo, dove nasce lo spirito animale , il quale se vi fusse formato, o contenuto, è senza dubbio troppo sottile, per non isfuggire per le arcate della volta, o pel buco, che risponde a quello, che si chiama la cresta del gallo.
Dichiarazione della Tavola IV.
Che Rappresenta il ventricolo sinistro del Cervello rovesciato.
TAVOLA IV.
Altro uso.Il Signor De La CHAMBRE dà loro un altro uso, il qual’è molto più considerabile, e che certamente è il primo nell’intenzion della natura. Siccome il Cervello (dic’egli) ha il suo proprio moto, per cui si dilata, e sollevasi, come il cuore, e le arterie, bisognava che vi fosse qualche vacuo, che ajutasse cotesta dilatazione, avvengachè farebbesi ella fatta con troppa violenza, se tutto il corpo ne fusse stato pieno, e sodo: vi sarebbe stato bisogno che tutta la sua sostanza avesse patito rarefazione, o distrazione in tutte le sue parti per soddisfare a quel moto. Ma la separazione, & il vuoto, che vi fanno i ventricoli, danno la libertà alle parti di aprirsi, e di sollevarsi senza cagionarvi alcuna violenza, a guisa di un soffietto, il quale non si potrebbe allargare, se non vi fusse del vuoto nelle sue ale; o come un libro, il quale agevolmente si apre, poichè le di lui carte son separate una dall’altra; conciossiacosachè s’elleno fussero tutte incollate insieme, non si potrebbe giammai aprire senza romperlo. In fatti gli animali, il di cui Cervello non ha moto (come i pesci, e gl’insetti) non hanno alcun ventricolo; il che dà bene a divedere, ch’eglino non sono stati fatti, se non per facilitare il moto di questa parte.
Il setto lucido.Il Setto lucido (così chiamato dalla sua trasparenza) è una divisione tramezzo, che separa i due ventricoli superiori.
Sua composizione.Egli è composto di fibre, come la sostanza midolar del Cervello concavità, che da alcuni vien creduta la stanza dell’anima.
Sua connessione.Egli è attaccato dalla banda alta alla volta de’ ventricoli, e dalla bassa alla midolla allungata tra due eminenze, che chiamansi corpi accannellati, a cagion delle scannellature, che vi fan molti torruosi canali.
Il Plesso coroide.Il Plesso coroide è situato tra’ ventricoli superiori, & il corpo fatto a volta, & estendesi fino alla glandula pineale.
Sua composizione.Evvi un intralciamento fatto da una infinità di vene, e sottilissime arterie, che vengono dalla carotide, e dal quarto seno della dura-madre.
Uso del Plesso coroide.Egli è ancora tessuto da una quantità di vasi linfatici, e composto di molte glandule insensibili, che fanno credere allo STENONE, che quivi si faccia una filtrazione di una parte della serosità, che scola ne’ ventricoli.
Altri stimano non esser quello l’uso principale di questo plesso, ma ch’e’ serva piuttofto per far come un Bagno maria, il di cui calore conservi ’l moto degli spiriti nel corpo calloso, che sta immediatemente di sopra di lui, e che altrimenti sarebbe troppo freddo non avendo se non poca, o niuna quantità di vasi, che lo riscaldino.
Aggiungon’eglino, che il calor di quel plesso trattiene ancora la liquidezza della serofità ne’ ventricoli, che potrebbero condensarla colla loro freddezza, se non fussero scaldati da quel gran numero di vasi, per impedir in tal modo le Apoplesie, o le Paralisie, che potrebber cagionarsi dallo stagnamento di quegli umori densi, o dalla ostruzione, che farebbero nell’infondibolo.
Il corpo psaloide.La Volta triangolare, altrimenti chiamata corpo psaloide, e corpo voltato, è quella parte inferiore bianchiccia, dove unisconsi quei ventricoli. Ella è situata su’ tre colonne, la prima delle quali la sostenta davanti, e l'altre due di dietro.
Suo uso.Il suo uso è di portar, e sostener la grave massa del Cervello, acciò non si avvalli, e non comprima ’l terzo ventricolo.
Dichiarazione della Tavola V.
Che rappresenta la volta sollevata, la glandula pineale, & il ventricolo terzo, o medio tra’ due anteriori.
TAVOLA V.
Il terzo Ventricolo.Il Terzo Ventricolo, chiamato altresì medio, o del mezzo, è quello, dove i due precedenti finiscono.
Suoi condotti.Egli contien due condotti; il primo anteriore, che scende nella fogna, o sia infondibolo, e che scarica gli escrementi del Cervello nella glandula pituitaria; il fePagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/39 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/40 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/41 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/42 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/43 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/44 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/45 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/46 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/47 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/48 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/49 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/50 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/51 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/52 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/53 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/54 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/55 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/56 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/57 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/58 Pagina:L'anotomia del corpo umano.djvu/59