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16 | Libro Primo |
quali vedesi la falce, la superficie bigia, & il corpo calloso.
[La Falce. Suo uso.]La Falce non è altro, che ’l raddoppiamento delle Meningi, che divide il cervello uno dall’altro; siccome divide altresì (benchè meno profondamente) il gran Cervello in due parti, diritta, e sinistra sotto la sutura sagittale.
[Perchè la superficie esteriore sia bruna, o cenericcia.]La superficìe esterior del Cervello è una sostanza continuata, midollosa, & umida. Ella è di color bruno, o cenericcio, perchè riflette manco lume verso de’ nostri occhi, rintuzzandone una parte ne’ suoi pori. Ma il DUNCANO attribuisce l’origine d’un tal colore cenericcio ad un sale armoniaco, che abbonda nel Cervello, che col suo volatile s’è sublimato verso la parte superiore, non potendo passar più avanti a cagione dei Cranio, che glie lo impedisce.
[Perchè sia diviso in molte striscie, o ravvolgimenti?]Questa parte (al parer del medesimo Autore) è distinta da una quantità di striscie che servono per introdurre i vasi nel Cervello, per mezzo della Pia-madre, che cala sin nel fondo di quelle striscie. E perchè quelli sono come tanti pori, pe’ quali la materia degli spiriti s’introduce nel Cervello, quindi è, che gli animali, che più abbondano di tali ravvolgimenti, debbono formar molto più di spiriti, e conseguentemente aver più astuzia; mentre ella principalmente dipende da questo liquore sottile. E siccome le funzioni animali dell’uomo richieggono molto più spiriti, di quel che facciano le bestie, potrem dire, che quei, che più scarseggiano di questi ravvolgimenti, tanto più sieno scarsi di spirito; posciachè non esercitano così bene le principali funzioni dell’Anima, quanto quei, che più abbondano delle suddette striscie. Quindi è, che le teste piccole, le quali non possono averne, che molto pochi; e sopra tutto le teste aguzze, che ne contengono ancor manco, (poichè la lor parte cenericcia è assai piccola, stante l’essere troppo premuta da questa figura, la quale si va ristrignendo all’insù) son sottopste alla pazzia.
[Glandule della sostanza cenericcia.]Il MALPIGHI dice, che quella sostanza cenericcia non è altro, che un ammassamento di un infinità di glandulette in fila una dopo l’altra, le quali vedonsi meglio in un Cervello mezzo cotto, che in uno crudo, o cotto affatto. E perchè tutte le glandule, che servono alla filtrazione, hanno un vaso particolare, in cui tramandano il liquore, che hanno filtrato; così ogni glandula del Cervello ha il
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