L'anima afflitta mia fatta è lontana
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
lxxvii
[«L’impresa omai è tarda e l’opra vana».]
L’anima afflitta mia fatta è lontana
da quelle luci belle e perigliose;
però, benché assai timida, dispose
libera farsi, e contr’Amor piú strana.
Chiama i pensieri, e in voce sorda e piana,
celando Amore, il suo disio propose.
Di tanti omei per tutti un li rispose:
— L’impresa omai è tarda, e l’opra è vana. —
Cosí dicendo, quest’afflitta scorge
nel loco abbandonato ov’era il core,
che co’ ribelli spirti è via fuggito.
Allor la miser’alma, che s’accorge
d’esser sola, ancor lei prende partito:
ed io sol vivo per virtú d’Amore.