L'amor coniugale e le poesie d'argomento affine/Poesie d'argomento affine/IV/XII
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Traduzione dal latino di Adriano Gimorri
◄ | Poesie d'argomento affine - IV | IV - XIII | ► |
XII
INVITA LA MOGLIE E I FIGLI A CELEBRARE
IL SUO COMPLEANNO
(7 Maggio)
Care figliuole, paterne gemme,
mio caro figlio, piacer del padre,
sposa al marito vecchio conforto,
venite al tempio con voti pii:
oggi è il mio giorno, pregate Iddio5
che noi viviamo questo ed altri anni
felicemente notando i giorni,
finché i miei cari nipoti io veda
che mi dilettino accarezzandomi,
mentre balbettano tronche parole10
e i baci donano sonori e molli.
Ora al convito nella villetta,
il cuor tranquillo, senza dolore,
a notte andremo con le lucerne.
Qui al vecchio padre bere il falerno15
a sorsi è lecito: tre quattro volte
versarlo dentro picciol bicchiere
finché si celino gli occhi nel sonno.
⁂
Ma voi cui vieta pudore il vino,
cui sete leva purissim’onda,20
dolce servitevi miele e cannella:
cibi son questi di Diana casta
quand’è ai conviti divin chiamata.
Poni tu il mirto, servo, alla porta,
rose alla mensa, viole per terra,25
spargi di ciprio liquor la casa
l’eburneo plettro scuota la lira
e grate al Genio muova le danze:
ché al Genio cara danza conviene.
Questo voi ilari pregate: cuore30
conceda cupido del giusto onore:
e il resto lasci che Iddio governi.