L'altra notte mi venn'una gran tosse
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Questo testo fa parte della raccolta VI. Tenzone tra Dante Alighieri e Forese Donati
4 — FORESE
S’ingegnerá, si: ma non conosce, come Dante, certe onte domestiche
L’altra notte mi venn’una gran tosse,
per ch’i’ non avea che tener addosso;
ma, incontanente che fo dì, fui mosso
4per gir a guadagnar ove che fosse.
Udite la fortun’ove m’addosse:
ch’i’credetti trovar perle in un bosso
e be’ fiorin coniati d’oro rosso:
8ed i’ trovai Alaghier, tra le fosse,
legato a nodo, ch’i’non saccio ’l nome,
se fu di Salamon o d’altro saggio!
11Allora mi segna’ verso ’l levante;
e que’ mi disse: — Per amor di Dante,
sciòmi! — Ed i’ non potetti veder come.
14Tornai addietro e compie’ mi’ viaggio.