Bicci Novel, figliuol di non so cui
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Questo testo fa parte della raccolta VI. Tenzone tra Dante Alighieri e Forese Donati
5 — DANTE
Ah si.’ pensi un po’ Forese perché ha nel sangue l’istinto del furto.
Bicci Novel, figliuol di non so cui,
s’i’ non ne domandassi monna Tessa,
giù per la gola tanta rob’hai messa,
4ch’a forza ti convien tórre l’altrui.
E giá la gente si guarda da lui,
chi ha bors’allato, lá, dov’e’ s’appressa,
dicendo: — Questi, c’ha la faccia fessa,
8è piúvico ladron negli atti sui! —
E tal giace per lui nel letto tristo,
per téma non sia preso ’n lo ’mbolare,
11che gli appartien quanto Giosepp’a Cristo.
Di Bicci e de’ fratei posso contare:
ché, per lo sangue lor, del malacquisto
14sann’a lor donne buon cognati stare.