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Giosuè Carducci - Juvenilia (1850)
Libro III - Poi che l'itale sorti e la vergogna
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Poi che l’itale sorti e la vergogna
Del rio servizio a quale animo altero
O d’ingegno o di mano il pregio agogna
4Interrompono inique ogni sentiero,
Peso è la vita insopportabil fero
A chi virtude e libertà pur sogna.
Ond’io quasi de’ vili i premi or chero,
8Se non che il genio mio tal mi rampogna.
Oh, che pensi, che vuoi? spettacol degno
De i numi e di sublimi animi, uom forte
11Pugnar piú sempre quanto piú constretto,
E ’l fato lui d’ogn’ira sua far segno,
E lui soffrire ed aspettar la morte
14Pur contro il mondo e contro i fati eretto.