Isaia (Diodati 1821)/capitolo 34

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capitolo 33 capitolo 35
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34
 ACCOSTATEVI, nazioni, per ascoltare; e voi, popoli, siate attenti; ascolti la terra, e ciò che è in essa; il mondo, e tutto ciò che in esso è prodotto.

2 Perciocchè vi è indegnazione del Signore sopra tutte le nazioni, ed ira ardente sopra tutti i loro eserciti; egli le ha condannate a sterminio, egli le ha date ad uccisione.

3 E i loro uccisi saranno gittati via; e la puzza de’ lor corpi morti salirà, e i monti si struggeranno, essendo stemperati nel lor sangue.

4 E tutto l’esercito del cielo si dissolverà, e i cieli si ripiegheranno, come un libro; e tutto l’esercito loro cascherà, come casca una foglia di vite, e come cascano le foglie dal fico1.

5 Perciocchè la mia spada è inebbriata nel cielo; ecco, scenderà in giudicio sopra Edom, e sopra il popolo ch’io ho destinato ad isterminio.

6 La spada del Signore è piena di sangue, è ingrassata di grasso; di sangue d’agnelli, e di becchi; di grasso d’arnioni di montoni; perciocchè il Signore fa un sacrificio in Bosra, ed una grande uccisione nel paese di Edom.

7 E i liocorni andranno a basso con loro, ed i giovenchi, insieme co’ tori; e il lor paese sarà inebbriato di sangue, e la lor polvere sarà ingrassata di grasso.

8 Perciocchè vi è un giorno di vendetta appo il Signore, un anno di retribuzioni, per mantener la casa di Sion.

9 E i torrenti di quella saranno convertiti in pece, e la sua polvere in zolfo, e la sua terra sarà cangiata in pece ardente.

10 Non sarà giammai spenta, nè giorno, nè notte; il suo fumo salirà in perpetuo2; sarà desolata per ogni età: non vi sarà niuno che passi per essa in alcun secolo.

11 E il pellicano e la civetta la possederanno; e la nottola, e il corvo3; e il Signore stenderà sopra essa il regolo della desolazione, e il livello del disertamento.

12 Il regno chiamerà i nobili di essa, e non ve ne sarà quivi più alcuno, e tutti i suoi principi saran mancati.

13 Le spine cresceranno ne’ suoi palazzi; e l’ortica e il cardo nelle sue fortezze; ed essa sarà un ricetto di sciacalli, un cortile di ulule.

14 E quivi si scontreranno le fiere de’ deserti co’ gufi; ed un demonio griderà all’altro; quivi Eziandío si poserà l’uccello della notte e si troverà luogo di riposo.

15 Quivi si anniderà il serpente e partorirà le sue uova, e le farà spicciare, covandole alla propria ombra; quivi Eziandío si raduneranno gli avoltoi l’un con l’altro.

16 Ricercate nel libro del Signore, e leggete; pure un di quelli non vi mancherà, e l’uno non troverà fallar l’altro; perciocchè la sua bocca è quella che l’ha comandato, ed il suo spirito è quel che li ha radunati.

17 Ed egli stesso ha loro tratta la sorte, e la sua mano ha loro spartita quella terra col regolo; essi la possederanno in perpetuo, ed abiteranno in essa per ogni età.