Io fo ben boto a Dio: se Ghigo fosse
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Questo testo fa parte della raccolta I. Rustico Filippi
XVIII
Ritrae un bel tipo di poltrone freddoloso.
Io fo ben boto a Dio: se Ghigo fosse,
ser Cerbiolin, che l’hai tanto lodato,
per pilliccion di quella, c’ha le fosse,
4non si riscalderia, tant’è gelato.
Non vedi che di mezzo luglio tosse,
e ’l guarnel tien di sotto foderato?
E dicemi che fuoco anche noi cosse;
8e par figliuol di Bonella impiombato.
Ché tutto il giorno sol seco si siede,
onde’mbiecare ha fatte molte panche:
11se non eli’a manicare in casa riede.
Maraviglia, che non gli cascar Tanche!
Ché, se grande bisogno non richiede,
14da la sua casa non si pardo anche.