In van resisti: un saldo core e fido
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XVIII.1
In van resisti: un saldo core e fido
Tu vanti in vano; e sia pur ghiaccio o smalto,
Renditi alle mie voglie, o qui t’uccido:
Disse Tarquinio colla spada in alto.
5Nè sola te, ma te col servo ancido,
E poi dirò, che in amoroso assalto
Ambo vi colsi: alzò la Donna un grido:
Giove! . . ma non udia Giove dall’alto.
Ella dopo il fatale aspro periglio,
10Che fè? si uccise, e nel suo sangue involta
Spirò, ma con improvvido consiglio.
Rendersi al fallo e poi morir non basta:
Pria morir, che peccar: incauta, e stolta!
Ebbe in pregio il parer, non l’esser casta.
Note
- ↑ Si biasima il fatto di Lugrezia.