Un picciol cane, un ghiro ed un augello
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Questo testo fa parte della raccolta Giovanni Andrea Rovetti
II
IL PIANTO DEL FIGLIUOLO
Un picciol cane, un ghiro ed un augello
del tuo caro fanciullo
sono, bella Lisetta, ognor trastullo.
Ruzza col ghiro il cane,
ne brilla il putto in vista;
ma l’augel, che non tresca e becca il pane,
infranto ne rimane:
tu ne ridi, io ne godo, ei se n’attrista,
e scaccia stizzosetto
il ghiro e ’l cane e piagne l’augelletto.
Se ridi, o cruda, del tuo figlio ai guai,
al mio duol che farai?