Lago ove Cinzia regna, Amor barcheggia
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Un picciol cane, un ghiro ed un augello | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Giovanni Andrea Rovetti
I
IL LAGO DI DIANA IN NEMI
Lago ove Cinzia regna, Amor barcheggia,
gloria del primo Augusto, onor de l’arte,
occhio de la natura ond’ella sparte
mille vaghezze sue lieta vagheggia,
Giove sovra il tuo ciel stende la reggia,
quando i consigli suoi libra e comparte;
ivi danza Ciprigna e giostra Marte,
quando il coro sovran lá su festeggia.
Placidi sempre in te scherzano i venti,
di greggi ondosi le tue ninfe appaghi,
fatto speco ai pastor, specchio agli armenti.
Ma quel recinto d’arboscelli vaghi,
teatro illustre de’ tuoi chiari argenti,
vuol dir che la corona hai tu dei laghi.