Il milione (Laterza,1912)/XXXVII

XXXVII. Di Chesimun (Chescimur)

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XXXVII. Di Chesimun (Chescimur)
XXXVI XXXVIII
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XXXVII (XLIX)

Di Chesimun (Chescimur).

Chesimu è una provincia che adorano idoli, e hae lingua per sè. Questi sanno tanto d’incantamento di diavoli, che fanno parlare l’idoli, e fanno cambiare lo tempo, e fanno grandi iscuritadi, e fanno ta’ cose che non si potrebbono credere; e sono capo di tutti l’idoli del mondo, e da loro discesono l’idoli. E di questo luogo si puote andare al mare d’India. Gli uomini e le femmine sono bruni e magri: lor vivanda è riso e carne. E il luogo temperato tra caldo e freddo; lá ha castella assai, e diserti, e 1 luoghi molti forti, e tiensi per se medesimo; e ha un re che mantiene giustizia.2 E quivi ha molti romitaggi, e fanno grande astinenzia: nè non fanno cosa di peccato nè che sia contro [p. 45 modifica] a loro fede, per amore di loro idoli; e hanno badie e monisteri di loro legge3. Or ci partiamo di qui e andiamo innanzi; perciò che ci converrebbe entrare in India, e noi non vogliamo entrare; perchè a ritornare della nostra via conteremo tutte le cose d’India, per ordine. E perciò ritorneremo a nostre Provincie verso Baudascia ovvero Balauscia (Badascian), perciochè d’altra parte non potremo passare.

  1. Pad. si fortisimi passi, che i non áno paura de omo del mondo.
  2. Pad. Berl. Eli áno remiti segondo la soa fè, i quali abitano in remitorio e fano grande astinenzia e de manziar e de bere, ed è molto casti de lusuria, e molto se varda de pecar centra la soa leze. E sono tegnudi molto santi dala soa zente, e vive gran tempo. E quela astinenzia che i fano, sono per amor delle soe idole...* E ’l coralo, che se porta dele nostre parte, in quel luogo se vende molto bene.
  3. Ricc. Pad. Or lasiamo de questa provinzia, e si non anderemo inanzi; perchè, se nu andessemo inanzi, nu intraravemo in India, et eo no ’nde voglio intrare a questo ponto, perchè al tornar... ve cuytarò tute le cosse.