Il milione (Laterza,1912)/LXXXVIII
Questo testo è completo. |
Marco Polo - Il milione (1912)
LXXXVIII. Della carità del signore
◄ | LXXXVII | LXXXIX | ► |
LXXXVIII (CIV)
Della caritá del signore.
Or vi conterò come il Gran Cane fa caritá alli poveri che stanno in Cambalu.1 A tutte le famiglie povere della cittá, che sono in famiglia sei o otto, o piú o meno, che non hanno che mangiare, egli li fa dare grano e altra biada: e questo fa fare a grandissima quantitá di famiglie. Ancor2 non è vietato lo pane del signore a niuna persona che voglia andare per esso. E sappiate che ve ne vanno ogni di piú di trentamila; e questo fa fare tutto l’anno. E questo è gran bontá di signore; e per questo è adorato come iddio dal popolo. Or lasciamo della cittá di Camblau (Cambaluc), e entreremo nel Cattai per contare di gran cose che vi sono.