Il milione (Laterza,1912)/LXXXVII
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Marco Polo - Il milione (1912)
LXXXVII. Come il Gran Cane fa riporre le biade per soccorrere sua gente
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LXXXVII (ciii)
Come il Gran Cane fa riporre le biade per soccorrere sua gente.
Sappiate che il Gran Cane, quando è grande abondanza di biada,1 egli ne fa fare molte canove d’ogne biade, come di grano, miglio, panico, orzo e riso; e falle si governare che non si guastano. Poscia, quando è il gran caro, si ’l fa trarre fuori. E tiello talvolta tre o quattro anni, e fai dare per lo terzo e per lo quarto di quello che si vende comunemente. E in questa maniera non vi può essere gran caro; e questo fa fare per ogni terra ov’egli hae signoria. Or lasciamo di questa niatera, e dirovvi della caritá che fa fare il Gran Cane.
- ↑ Berl. e che... siano gran marcado, el ne fa sunar in grandisima quantitade e fale meter in una gran casa, e fale ben studiare, che per tre ni per quatro ani non le se vasta.