LXI. D' Egrigay (Egrigaia)

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LXI. D' Egrigay (Egrigaia)
LX LXII
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LXI (LXXIII)

D’Egrigay (Egrigaia).

Quando l’uomo si parte d’Arguii (Erguiul) e vassi per levante otto giornate, egli truova una provincia chiamata Egrigaia, e havvi cittadi e castella assai. Èe di Tangut: la maestra cittá è chiamata Calatia (Calacian), la gente adorano gl’idoli, e havvi tre chiese de’ cristiani nestorini, e sono al Gran Cane. In questa cittá si fa ciambellotti di pelo di cammello li piú beili del mondo, e di lana bianca fanno ciambellotti bianchi molto begli, e fannone in grande quantitade, e portansi in molte parti. Or usciamo di questa provincia, e entreremo in un’altra provincia chiamata Tenduc, e entreremo nelle terre del presto Giovanni [in India].