Il marito amante della moglie/Atto secondo/Scena terza

Atto secondo

Scena terza

../Scena seconda ../Scena quarta IncludiIntestazione 11 aprile 2011 75% Teatro

Atto secondo - Scena seconda Atto secondo - Scena quarta

Gino - Beatrice - Maurizio.


Gino
Bella dama, m'inchino alle sue grazie, e metto
Ai suoi piedi l'omaggio del mio alto rispetto.
Beatrice
L'omaggio, signor conte, mi vien gradito assai.
Maurizio
(fra sè)
Ci faccio una figura...
Gino
Forse soverchio osai
Ma l'amico parlommi di sua bontà.
Beatrice
Son grata
Al suo amico d'avermi tal sorte procacciata.
Ed io, per farmi onore, mi studierò con cura
D'esserne meritevole.
Maurizio
(fra sè)
Ci faccio una figura...
Beatrice
S'accomodi.
Gino
Conosco il mio dovere.
Beatrice
(siede)
Ebbene,
Ecco.
(Gino siede. Maurizio guarda i dipinti)
Beatrice
È la prima volta che il signor conte viene
A visitar la nostra città?
Gino
Sì, mia signora,
E invidio i fortunati che ci fanno dimora.
Beatrice
Conte Maurizio...
(gli accenna di sedere)
Maurizio
(ricusando)
Grazie. Guardavo quel dipinto...
Bello!
Beatrice
È del Salvatore: Teseo nel laberinto.
Maurizio
(fra sè)
Son io Teseo.
Beatrice
Che?
Maurizio
Nulla. Cerco come può fare
Teseo per liberarsene.
Beatrice
(a Gino)
E ci dovrà restare
Del tempo qui?
Gino
L'ignoro. Un tempo lungo o corto,
A norma del capriccio. Viaggio per mio diporto.
N'è ver, conte Maurizio?
Maurizio
Verissimo.
Beatrice
È il migliore
Antidoto che esista contro ogni malumore
La libertà. Chi viaggia ha il cor sciolto e leggiero.
Gino
Talvolta è però dolce l'essere prigioniero.
Beatrice
Sì... dipende dal carcere.
Gino
Dal carcerier dipende.
N'è ver, conte Maurizio?
Maurizio
Verissimo. Stupende
Queste figure!
Beatrice
Sono ornati...
Maurizio
(fra sè)
Che animale!
Beatrice
Oh come siete rosso!
Maurizio
Io?
Beatrice
Vi sentite male?
Maurizio
No, ma...
Beatrice
(a Gino)
È ver, com'è rosso?
Gino
Molto.
Maurizio
(fra sè)
Anche lui!
Beatrice
Che è Stato?
Maurizio
Nulla.
Beatrice
Sedete almeno.
Maurizio
Ecco... ho dimenticato
A casa...
Beatrice
Che? ci mando...
Maurizio
No... un ordine pressante,
E penso che mi occorre...
(accenna congedarsi)
Beatrice
(insospettita)
C'è bisogno di tante
Reticenze? servitevi.
Maurizio
(fra sè)
Meno male!
Gino
(come per accomiatarsi)
Non so
S'io debba... coll'amico...
Maurizio
(fra sè)
Oh l'ipocrita!
Beatrice
No,
No, rimanga.
Maurizio
Tra poco, con il vostro permesso,
Ritornerò a riprendere il conte.
Beatrice
Allora, adesso,
Sempre quando vorrete.
Maurizio
Grazie.
(piano a Gino)
Fatevi onore.
(forte)
Contessa Beatrice, son vostro servitore.
(esce)