Il marito amante della moglie/Atto primo/Scena sesta
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Maurizio e Detti.
- Gino
- Conte, or ora, passando, lei non m'ha ravvisato,
- Ma son certo che, quando io le avrò rammentato...
- Maurizio
- Oh! il conte Gino... Amico, ve ne chieggo perdono,
- Passavo tanto in fretta...!
- Gino
- Dite al signor ch'io sono...
- Maurizio
- Gino di Monfiorito.
- Gino
- Marchese, al suo comando.
- Maurizio
- (a Gino)
- Che fu?
- Gino
- Nulla, un'inezia.
- Fulgenzio
- Signore, io le domando
- Perdono del mio dubbio.
- Gino
- Quand'è così, signore
- Le domando a mia volta perdono pel calore
- Della risposta.
- Fulgenzio
- Grazie. Signor conte...
- Gino
- Marchese...
- Asdrubale
- (fra sè)
- Se valeva la pena di aver tante pretese!
- Fulgenzio
- (avviandosi)
- Don Asdrubale...
- Asdrubale
- Vengo.
- Gino
- Ah! perdoni un momento.
- Asdrubale
- Io?
- Gino
- Sì. Son riuscito, non le par, nel mio intento?
- Quel nome io lo conosco, e non è scorsa un'ora;
- E lei, c'è qualche cosa, credo, che non sa ancora.
- Asdrubale
- Cioè?
- Gino
- Non glie la dico... il marchese è impaziente
- Cavalier...
- Asdrubale
- Conte...
- (esce con Fulgenzio)
- Gino
- È proprio un ballo divertente.