Il libro dell'arte/Capitolo CXLVI
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Capitolo CXLVI.
Come dèi fare vestiri di azzurro, d’oro, o di porpora.
Se vuoi fare un azzurro, cioè un vestire, nè tutto biancheggiato, nè tutto campeggiato, togli di tre o di quattro partite di azzurro oltremarino: chè ne troverrai di più ragioni, più chiaro l’un che l’altro. E colorisci secondo il lume della figura, come di sopra ti ho mostrato. E per lo detto modo ne puoi fare in muro con la sopraddetta tempera in secco. E se non volessi fare la spesa di queste medesime partite, troverai azzurri della Magna. E se volessi drapparli d’oro, anche il puoi fare. E puoi toccarli con un poco di biffo nelli scuri delle pieghe e un poco nelle chiare, ritrovando gentilmente sopra all’oro, le pieghe. E questi tali vestiri ti piaceranno forte, e spezialmente in vestiri di Domeneddio. E volendo vestire Nostra Donna d’una porpora, fa’ il vestire bianco, aombrato d’un poco di biffo chiaro chiaro, che poco svarii dal bianco. Drappeggialo d’oro fine, e poi il va’ ritoccando, e ritrovando le pieghe sopra all’oro d’un poco di biffo più scuro: ed è vago vago vestire.