Il gran capo, Signore, ed il bel seno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giacomo Facciolati
II1
Il gran capo, Signore, ed il bel seno
Della Veneta Dori omai vedeste:
Ora le braccia poderose e leste
Mirate, e poi ne parlerete appieno.
5Ella è Donna di pace, ed il suo treno
Sono Grazie gentili e Muse oneste,
Ma se nemica mano unqua l’investe,
Ha corno anch’essa, ed ha sul corno il freno.
Ecco ferri ecco bronzi ecco del nero
10Vulcano l’arti, ed ecco quante a noi
Macchine suggerì Nettun guerriero.
Vorrei con l’arme anche mostrar gli Eroi
Ma troppo, ah troppo vince il mio pensiero
L’idea del Padre, che mostrate in Voi.
Note
- ↑ Mentre S. Eccell. Bembo mostra l’Arsenale di Venezia al Principe Elettore di Baviera.