Filosofia

Canto III
XVI ../XV ../XVII IncludiIntestazione 3 marzo 2011 100% poesie

Canto III - XV Canto III - XVII
[p. 105 modifica]

XVI.

Le voci alfine, e i traboccanti affetti
Hannosi tregua; ma per que’ feroci
Che salpâro a vendetta, il duce salvo,
Senza un colpo vibrar, mirarse innante
È increscioso pensier. Oh! s’ei narrava
Almen, qual donna dal periglio estremo
Trarlo potéo così, la valorosa
Salutavan regina. Austeri sensi
Non han costor come Corrado, e occhiate
Di meraviglia, ed avidi sorrisi
Versan sovra Gulnara, e vanno a cerchio
Mormorando di lei, che sebben fatta
Del suo sesso maggiore, ancor che sangue
Sparger, più orrendo esser per lei non possa,
Pur mal regge a que’ sguardi, ed a Corrado
Languide, supplichevoli pria volge
Le pupille, poi mesta su la fronte
Un velo abbassa, e ambo le man converse
Umilemente al sen presso gli stà,
Qual chi, or che salvo è lui, del fato in cura
Lascia ogn’altra speranza. Alto misfatto
Ben fu quel di costei, delìro atroce;
De l’odio solo, e de l’amor l’eccesso
Provar le féo, ma non cangiò il suo core!...