Il buon cuore - Anno XII, n. 24 - 14 giugno 1913/Beneficenza

Beneficenza

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ACCADEMIA MUSICALE nell’Istituto dei Ciechi di Milano

L’accademia musicale estiva ebbe luogo quest’anno nei giorni 31 maggio e i° giugno. I pezzi del programma, niimerosi e variati, vennero eseguiti con molto slancio e precisione dinnanzi a numeroso pubblico. Fra i pezzi di canto merita di essere ricordato il Canto eroico ronzano di MaxBruch a quattro voci. Bene eseguiti dall’allieva Savina Gironi due pezzi d’arpa, e un pezzo di violino dall’allievo Manzoni Pietro. Fra le due parti del programma musicale, gli Allievi, sotto la direzione del Maestro Cav. Alberti, diedero un saggio di ginnastica assai applaudito. Il Rettore disse le seguenti parole: a Non faccio un discorso: espongo brevemente quanto l’On. Consiglio nel corso dell’anno ha4fatto in vantaggio dell’Istituto, affidato alle sue cure. «E’ grande, imponente, l’istituzione alla quale il Consiglio deve provvedere: essa si compone di quattro istituzioni riunite, che si completano a vicenda: l’Asilo Infantile, l’Istituto propriamente detto, l’Asilo Mondolfo, il Laboratorio Zirotti. E’ l’Istituto più grande dei Ciechi in Italia. «Egli deve conservare, egli deve completare. a L’Istituto possiede in Milano, molte case: da molto tempo non erano restaurate: per l’iniziativa ardita e competente del Consigliere Ing. Carlo Radice Fossati, si intraprese un restauro generale: si

fece una rilevante, spesa, ma l’introito per gli affitti aumentati, costituisce un mezzo maggiore in aiuto della beneficenza. a Per riflesso igienico venne opportunamente modificato e accresciuto il dietetico della Comunità; vennero in equa proporzione aumentati gli stipendi, ai maestri, e alle maestrine cieche, residenti nell’Istituto. a In incremento dell’istruzione letteraria e musicale, si provvide che alcune allieve frequentassero i corsi delle Scuole pubbliche, per ottenere poi il diploma di magistero: e allo stesso scopo un allievo dell’Asilo Mondolfo sta preparandosi per subire l’esame di pianoforte nel Liceo musicale di Bologna. a Una diretta e più larga preoccupazione si ebbe l’On. Consiglio per l’incremento dei lavori manuali, a fine di renderli più numerosi, più facili e meglio retribuiti: nel compartimento maschile introdusse il lavoro di legatoria, e nel compartimento femminile il lavori:i di maglieria, acquistando un’apposita macchina. Un locale già precedentemente preparato pel Laboratorio femminile Zirotti, venne messo in esercizio, ed è a sperarsi che possa presto allargarsi ad un completo sviluppo. a Alcuni, fatti, dolorosi e lieti, accompagnarono la vita e della Comunità. Abbiamo perduto due vecchi maestri, il Prof. Giuseppe Cantù, maestro di flauto, da oltre quarant’anni, zelante, affettuoso, più padre che maestro co’ suoi allievi. E il maestro cieco accordatore Felice Mauri, noto per la sua valentìa in tutta Milano. Il Consiglio ha già provieduto alla sua sostituzione colla nomina di altro cieco; e per la scuola di flauto non abbandonerà l’antica norma di preferire, fra concorrenti veggenti e ciechi, un cieco, qualora questi abbia le qualità per ben rispondere al bisogno dell’insegnamento. a In occasione della Messa d’Argento del Prof. Don Pietro Stoppani, benemerito direttore spirituale della Coinunità, affettuose manifestazioni di stima e di riconoscenza si elevarono verso il festeggiato: e il Comitato promotore volle perpetuato il ricordo del fausto giorno, coll’offrire un libretto di Cassa di Risparmio con L. io a venti allievi distinti dell’Istituto e dell’Asilo. a Altra scena commovente fu quella della Prima Comunione: erano I i gli ammessi: fra essi l’allievo Cagni esterno; il padrè presente alla scena, fu così commosso, che presentandosi al Rettore diede un biglietto di banca, dicendo: divida la somma in parti eguali fra i dieci compagni di mio figlio, in grato ricordo di questo giorno. Era un biglietto da L. 500. Toccarono L. 5o per ciascun allievo. «L’opera di patronato in aiuto degli allievi, usciti dall’Istituto, in proporzioni limitate in corrispondenza ai mezzi disponibili, è molt6 curata dall’On. Consiglio. A un allievo uscito che domandò un sussidio per l’acquisto di un pianoforte, diede L. Io°. • L. ioo a un altro per lo stesso motivo: L. so ad altro allievo come concorso all’acquisto di un harmonium;.e altre L. ioo a un ex-allievo compositore di [p. 191 modifica]musica, per far copiare in nero una sua operetta teatrale preparata in braille. «L’opera del patronato è però inadeguata al bisogno. Urgerebbe specialmente lo sviluppo di una grande opera di collocamento. Quanti allievi e allieve, bene istruiti, uscendo non trovano modo di utilmente occuparsi per indifferenza o per concorrenza? Bisognerebbe che il cieco trovasse fra i veggenti una attenzione affettuosa, vigile, efficace: ciechi e veggenti dovrebbero avvicinarsi per conoscersi, aiutarsi a vicenda: il vantaggio sarebbe reciproco: materiale pel cieco, morale pel veggente: questo vantaggio, utile talvolta nella promiscuità delle scuole letterarie, sarebbe utilissimo negli opifici dei lavori manuali, dove il cieco potrebbe preparare una parte più facile del lavoro, che ri veggente completerebbe poi nella parte più difficile. Il lavoro reso completo e perfetto pel concorso reciproco del cieco e del veggente, tornerebbe a vantaggio d’entrambi. Un’opera di fraternizzazione morale e materiale fra ciechi e veggenti, sia per quelli usciti dall’Istituto, sia per quelli che non hanno potuto entrarvi, sarebbe raccomandabilissima. Quest’opera di patronato costituirebbe un grande corpo di assistenza al cieco, senza limite negli intenti, senza misura nel soccorso. Tutti gli enti sociali, il Governo prima di tutti, dovrebbero dare il loro concorso alla formazione ed all’incremento del fondo proprio del patronato, che funzionerebbe come complemento dell’opera degli Istituti. «L’Istituto, autonomo, indipendente, continuereb-, be nella provvida opera sua, portando il carattere che vi impressero i principali benefattori, Barozzi, Mondolfi, Zirotti: il patronato funzionerebbe come provvidenza universale, completiva. «Applaudendo al bene che l’Istituto continuerà a fare e ha fatto nel passato, salutiamo coi più sinceri voti il’bene Che il Comitato si prepara a promuovere e compiere nell’a» Amministrazione della Cresima. Un’altra funzione fu celebrata nell’Istituto giovedì, giorno 5. Sua Eminenza il Cardinal Arcivescovo venne ad amministrare il Sacramento della Cresima ad una schiera di allievi. Rivolse ad essi un affettuoso discorso, incoraggiandoli a perseverare nel bene in mezzo ai pericoli sempre crescenti della vita. Dopo fece una breve visita all’Asilo Infantile, ove erano convenute per la circostanza molte patronesse. Rappresentava l’On. Consiglio il Presidente Cav. Dottor Denti, e il Consigliere Radice Fossati. Concerto per la Società di Mutuo Soccorso fra Ciechi e Semiciechi. Un ben riuscito concerto a favore di questa SociqL venne eseguito domenica 8 corr. Gli Allievi dell’Istituto ripeterono i pezzi già eseguiti precedentemente nell’Accademia. La Signorina Esperia Messa, reciti;

con molta espressione un breve Monologo La Riconciliazione. Una lotteria, a estrazione, di molti oggetti offerti, diede un ottimo risultato. Un bambino dell’Asilo estraeva i numeri.

Per un disgraziato musicista

Ancora un caso pietoso? Pur troppo! E pur comprendendo i limiti della discrezione verso chi è sempre pronto àd aprire la borsa per soccorrere gli sventurati, non possiamo resistere alla vista di un quadro penosissimo che s’impone tra molti quadri penosi di famiglie gettate nella miseria. Trattasi di un maestro di musica, che uscito dal Conservatorio di Pesaro col diploma di compositore firmato da Mascagni, e portatosi in Atene, ove pareva che tutto sorridesse all’arte sua, ora per la guerra, i rivolgimenti e le naturali conseguenze.è capitato a Milano, privo di tutto,• colla moglie e sette figli, in cerca d’impiego, di lezioni, di pane! A stento lo sventurato ha ottenuto in un quartiere eccentrico, una camera vuota, ove la famiglia di nove creature, senza letti, senza sedie, attende la sua sorte e invoca pietà. Questo caso ci è raccomandato da persone che comprendono il difficile problema della bene/icenza, nonchè da musicisti commossi e desiderosi di aiutare quell’infelice maestro e la sua disgraziata famiglia. Apriamo una sottoscrizione colla certezza di ottenere generose adesioni. Angelo e Myriam Cornelio LyJa Gnecchi Romanoni Dott. Angelo Marietti.. L io,— ...

20, - Totale. L. 40,— Ricapiti: Tip. Ed. L F. Cogliati, Corso Romana, 17, — A. M. Cornelio, Monte Pietà, i o Castelfidardo,

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi FIERA DI DICEMBRE Avv. Francesco Capri.. L. 5o - OBLAZIONI. Signorina Elvira Maroni. Io() Bice Zenoni, in memoria del compianto fratello Capitano Attilio Zenoni..... ‘2. Io [p. 192 modifica]Società Amici del Bene

FRANCOBOLLI USATI

Signora Federica Argellazzi. N. 2000 D. Enry Mainoni d’Intignano. D 3000