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190 IL BUON CUORE


tivo! adunque) a ringraziare Gesù dell’ottenuta grazia. Quei lebbrosi, che allontanandosi da Gesù, sicuri di loro guarigione avevano mostrato sufficientemente il loro amore con la fede nelle parole di Gesù mostrarono pur troppo di non avere quell’amore, che si manifesta con quella sconosciuta parola che si dice gratitudine. Gesù, che fa delle domande, non è un ingenuo, nè, un sorpreso, no. Mostra alle genti il suo dispiacere, non di non essere stato apprezzato il suo favore, ma di non potere dare il dono della fede a quegli ingrati. Il miracolo di Gesù Moriva. e finiva nel materiale dono della salute fisica.. Al Samaritano che gli si prostra innanzi e lo ringrazia, dà il Supremo e miglior dono della fede sollevandolo e dicendo a lui: — Levati, la tua fede ti ha salvato! Dai doni di Dio — infiniti — la nostra vita si è migliorata, si è più illustrata od avvantaggiata la nostra fede?! B R.


Beneficenza


ACCADEMIA MUSICALE nell’Istituto dei Ciechi di Milano

L’accademia musicale estiva ebbe luogo quest’anno nei giorni 31 maggio e i° giugno. I pezzi del programma, niimerosi e variati, vennero eseguiti con molto slancio e precisione dinnanzi a numeroso pubblico. Fra i pezzi di canto merita di essere ricordato il Canto eroico ronzano di MaxBruch a quattro voci. Bene eseguiti dall’allieva Savina Gironi due pezzi d’arpa, e un pezzo di violino dall’allievo Manzoni Pietro. Fra le due parti del programma musicale, gli Allievi, sotto la direzione del Maestro Cav. Alberti, diedero un saggio di ginnastica assai applaudito. Il Rettore disse le seguenti parole: a Non faccio un discorso: espongo brevemente quanto l’On. Consiglio nel corso dell’anno ha4fatto in vantaggio dell’Istituto, affidato alle sue cure. «E’ grande, imponente, l’istituzione alla quale il Consiglio deve provvedere: essa si compone di quattro istituzioni riunite, che si completano a vicenda: l’Asilo Infantile, l’Istituto propriamente detto, l’Asilo Mondolfo, il Laboratorio Zirotti. E’ l’Istituto più grande dei Ciechi in Italia. «Egli deve conservare, egli deve completare. a L’Istituto possiede in Milano, molte case: da molto tempo non erano restaurate: per l’iniziativa ardita e competente del Consigliere Ing. Carlo Radice Fossati, si intraprese un restauro generale: si

fece una rilevante, spesa, ma l’introito per gli affitti aumentati, costituisce un mezzo maggiore in aiuto della beneficenza. a Per riflesso igienico venne opportunamente modificato e accresciuto il dietetico della Comunità; vennero in equa proporzione aumentati gli stipendi, ai maestri, e alle maestrine cieche, residenti nell’Istituto. a In incremento dell’istruzione letteraria e musicale, si provvide che alcune allieve frequentassero i corsi delle Scuole pubbliche, per ottenere poi il diploma di magistero: e allo stesso scopo un allievo dell’Asilo Mondolfo sta preparandosi per subire l’esame di pianoforte nel Liceo musicale di Bologna. a Una diretta e più larga preoccupazione si ebbe l’On. Consiglio per l’incremento dei lavori manuali, a fine di renderli più numerosi, più facili e meglio retribuiti: nel compartimento maschile introdusse il lavoro di legatoria, e nel compartimento femminile il lavori:i di maglieria, acquistando un’apposita macchina. Un locale già precedentemente preparato pel Laboratorio femminile Zirotti, venne messo in esercizio, ed è a sperarsi che possa presto allargarsi ad un completo sviluppo. a Alcuni, fatti, dolorosi e lieti, accompagnarono la vita e della Comunità. Abbiamo perduto due vecchi maestri, il Prof. Giuseppe Cantù, maestro di flauto, da oltre quarant’anni, zelante, affettuoso, più padre che maestro co’ suoi allievi. E il maestro cieco accordatore Felice Mauri, noto per la sua valentìa in tutta Milano. Il Consiglio ha già provieduto alla sua sostituzione colla nomina di altro cieco; e per la scuola di flauto non abbandonerà l’antica norma di preferire, fra concorrenti veggenti e ciechi, un cieco, qualora questi abbia le qualità per ben rispondere al bisogno dell’insegnamento. a In occasione della Messa d’Argento del Prof. Don Pietro Stoppani, benemerito direttore spirituale della Coinunità, affettuose manifestazioni di stima e di riconoscenza si elevarono verso il festeggiato: e il Comitato promotore volle perpetuato il ricordo del fausto giorno, coll’offrire un libretto di Cassa di Risparmio con L. io a venti allievi distinti dell’Istituto e dell’Asilo. a Altra scena commovente fu quella della Prima Comunione: erano I i gli ammessi: fra essi l’allievo Cagni esterno; il padrè presente alla scena, fu così commosso, che presentandosi al Rettore diede un biglietto di banca, dicendo: divida la somma in parti eguali fra i dieci compagni di mio figlio, in grato ricordo di questo giorno. Era un biglietto da L. 500. Toccarono L. 5o per ciascun allievo. «L’opera di patronato in aiuto degli allievi, usciti dall’Istituto, in proporzioni limitate in corrispondenza ai mezzi disponibili, è molt6 curata dall’On. Consiglio. A un allievo uscito che domandò un sussidio per l’acquisto di un pianoforte, diede L. Io°. • L. ioo a un altro per lo stesso motivo: L. so ad altro allievo come concorso all’acquisto di un harmonium;.e altre L. ioo a un ex-allievo compositore di